Roberta Zanlucchi

Scrittrice.

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Michael Edizioni Treviso

Roberta Zanlucchi nata a Trento, Italia nel 1965.

"Sono una scrittrice appassionata e desidero condividere con voi le mie storie e il mio mondo creativo"

Le stelle guardiane

Le stelle guardiane.

Il suo primo romanzo “Le stelle guardiane” offre uno sguardo sugli anni difficili degli anni Sessanta, visto con gli occhi di un bambino migrante. Una buona parte dei lavoratori italiani si trovarono costretti a lasciare l’Italia in cerca di migliori opportunità, molti verso la Svizzera, dove trovarono ad accoglierli disagi e leggi molto dure soprattutto verso i bambini.

Ottavia.

Il secondo romanzo “Ottavia” racconta la storia di un amore vissuto a cavallo tra l’avvicinarsi della Seconda guerra mondiale e la sua conclusione. Un amore sincero, giovanile e puro, ma prepotente e discutibile per quell’epoca.

Michael Edizioni Treviso.

Ottavia

"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte".

- Edgar Allan Poe -

macchina da scrivere

DIETRO I LIBRI

"COME CREO LA MIA STORIA"

“L’ispirazione non dà preavvisi.“

(Gabriel García Márquez)

fiori

Inspirazione.

Nulla di più vero.
Posso in quel momento essere lontano anni luce dal pensiero della scrittura, magari sto sbucciando una mela.

Ma qualcosa si impiglia nel mio cervello, un’idea, una visione.
Porto con me quel frammento come fosse una fiammella di una candela, riparandola dai pensieri quotidiani.

Forse è una storia. Forse rimarrà solo un’idea.
La corteggio come fosse una persona da conoscere, voglio vedere se io e lei siamo compatibili.

Cosa mi ispira... a volte guardo le persone e penso che sarebbero perfette in qualche libro, a volte ascolto i fatti veri della vita che qualcuno mi racconta o che leggo da qualche parte.

Penso che possa venire da qualsiasi cosa in realtà risvegli un interesse, anche una sola parola può mettere in moto la voglia di raccontare.

Scrittura.

Lo scrivere ha i suoi momenti.
Spesso sono quelli sbagliati, quando hai troppi impegni e dovresti essere magari in uffici o dal commercialista.

È comunque qualcosa che deve trovare sfogo, e allora basta un foglietto spiegazzato, un quaderno acquistato al volo (l’ennesimo...).

Ho bisogno di vedere qualcosa di scritto, qualcosa che comincia.

Quel frammento di pensiero prova a diventare storia, a volte supera delle barriere invisibili, mi permette di essere raccontato.

Revisione.

Chi mi vuole bene lo sa.

È il momento dell’euforia e forse allo stesso tempo della tristezza.
Come un figlio che vedi cresciuto e sai che andrà per la sua strada.

La revisione ruba tempo, a volte mi fa soffrire.

Come cercare quel vecchio maglione adorato e non riuscire a trovarlo. Le parole sono così, a volte si nascondono.

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